l'artistA con la A (finale) maiuscola

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l’apostrofo di troppo

Qualche tempo fa mi è venuta in mente questa frase (prontamente pubblicata su facebook, ovviamente):

Questa frase contiene un’apostrofo di troppo.

Effettivamente è così. L’apostrofo prima di apostrofo non ci vuole. Ma proviamo a correggerla, diventerebbe:

Questa frase contiene un apostrofo di troppo.

Perfetto, la maestra è contenta, non c’è più l’erroraccio di grammatica e non prenderemo un brutto voto. Però (eh già, c’è un però) c’è un problema ancora più grande. Adesso la frase è falsa, dice una fesseria. Non c’è più nessun apostrofo di troppo (anzi, non c’è proprio nessun apostrofo).

il dono dell’ubiquità

Nel lontano (non ero ancora nato) 1975 Brian Eno e Peter Schmidt, al fine di proporre un metodo per superare i blocchi mentali stimolando il pensiero laterale durante lo svolgimento di lavori creativi, inventano le famose strategie oblique.

il mio cappello

io sono qui

il mio cappello

ma anche qui

Esattamente 40 anni dopo, il sottoscritto (che sono io), facendo di necessità virtù e quindi trovandosi materialmente e più volte nella necessità di presenziare a più impegni nell’arco della stessa sera, elabora le (meno famose) strategie ubique e stila il seguente decalogo (formato da nove punti fondamentali più un decimo ubiquo, che in quanto tale è implicito e pertanto non riportato per iscritto nell’elenco)

la tua realtà non è reale

Guardo le stelle. Vedo tanti puntini luminosi, come se qualcuno avesse bucherellato un immenso telo scuro dietro il quale è celata una luce.
Ci penso un attimo, poi mi viene in mente la realtà che conosco, e mi chiedo se valga la pena conoscere le cose per come sono o se sia più divertente immaginare senza sapere.

via lattea

Ormai è fatta, quando i criceti nella mia testa cominciano a girare so che tra un po’ il romanticismo se ne andrà, arriverà la risposta che stavo cercando seguita da una pletora di altre domande e il telo bucherellato finirà in qualche angolino della mia testa.

il grande evento, il bandito e l’ipotesi di complotto

In questi giorni, non so come mai, sono stato colpito da un sentimento di pessimismo e di sfiducia nei confronti dell’umanità (cosa strana e, devo ammettere, assolutamente contraria alla mia natura).

fruttaQuesto bizzarro sentimento è sorto mentre venerdì tornavo a casa dalla fiera di Borghetto Lodigiano (che pure mi era piaciuta assai) dopo aver guardato qualche post su facebook. Tuttora non riesco a capacitarmi su cosa mai possa essere accaduto che mi abbia turbato così tanto.
Sempre senza capire perché, mi è venuta in mente la prima volta che ho sentito parlare delle leggi fondamentali della stupidità umana.

In seguito ho provato ad avere qualche pensiero ottimistico e illuminante in merito alla questione, ma ammetto di non essere riuscito ad ottenere un granché…

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copyright © Franco Fagnoni